Incontro del 21 giugno 2013
Il 21 giugno si è tenuta la programmata riunione tra i
rappresentanti delle OO.SS. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e i
rappresentanti di Federsicurezza per il rinnovo del Contratto collettivo
nazionale per dipendenti da Istituti di Vigilanza Privata.
Dopo aver ribadito la propria indisponibiltà ad inserire
nella rinnovanda cornice contrattuale figure diverse dalle guardie particolari
giurate, la parte datoriale ha presentato le proprie proposte sui principali
temi normativi (cambio d'appalto, classificazione, malattia, contrattazione di
secondo livello, indennità). Federsicurezza ha inoltre formulato una proposta
economica di partenza così articolata: aumento di 85 euro finali a partire
dall'attuale ultravigente contratto (+40% rispetto al contratto Assiv anche
partendo dalle valutazioni sulla paga base - al 7% nella proposta Federsicurezza
contro il 5% del contratto Assiv).
L'accredito della prima tranche, di euro 25, partirà dal
primo luglio 2013. Per l'una tantum Federsicurezza ha proposto 600 euro (+33%
rispetto ai 450 del contratto Assiv) suddivisi in 4 tranches. La parte datoriale
non ha peraltro escluso la possibilità di ritoccare, in melius, tutte le
indennità e in particolare quelle per i servizi più disagiati (zona stradale
notturna e diurna), nonchè di reintrodurre il terzo livello super nella
classificazione.
Questa migliore offerta economica può essere tuttavia
giustificabile solo con il raggiungimento di un accordo su altre voci
contrattuali che possano portare dei miglioramenti in termini di flessibilità,
produttività e gestione del servizio. "In relazione alla malattia,
chiediamo - come già previsto da molti contratti collettivi nazionali del
commercio e dei servizi - il pagamento solo parziale dei primi tre giorni di
astensione. Questo al fine di arginare i purtroppo diffusi fenomeni di
assenteismo selvaggio. Siamo comunque disposti a discuterne" - dichiara
Piergiulio Petrone, Presidente della Commissione Sindacale di Federsicurezza.
Le rappresentanze di parte sindacale si sono riservate di
valutare la proposta in tempi brevi, con un riaggiornamento già calendarizzato
per il prossimo 25 giugno.
Incontro del 25 giugno 2013
ROMA – Si è tenuto il 25 giugno 2013 il programmato incontro
tra le delegazioni trattanti di Federsicurezza e le delegazioni sindacali di
Filcams-CIGL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, alla presenza dei tre Segretari
Nazionali Sabina Bigazzi, Vincenzo dell'Orefice e Parmenio Stroppa.
Alle OO.SS. la parte datoriale aveva chiesto di esprimere
una valutazione su varie materie oggetto della piattaforma proposta da
Federsicurezza, tra le quali: malattia, orario di lavoro, cambio d'appalto,
contrattazione di II livello, norme disciplinari, classificazione e parte
economica.
Il punto più contestato è la nuova disciplina proposta per
la malattia, ossia il pagamento parziale (al 50% o al 75%) dei primi tre giorni
di astensione lavorativa, verso la quale – definita da Fisascat come uno
strumento per autofinanziare il maggior costo del rinnovo - tutte e tre le
organizzazioni hanno manifestato dissenso.
Federsicurezza ha elaborato in proposito una simulazione di
calcolo su un'azienda di medie dimensioni ad alta percentuale di assenteismo
(100 dipendenti con il 12% di assenteismo). Stando alla simulazione, il
risparmio per l'azienda sulla carenza di malattia sarebbe di gran lunga
inferiore rispetto al maggior esborso, rispetto alle cifre del contratto Assiv,
erogato dall'impresa per il rinnovo. Questo sia nel caso del pagamento del 50%,
sia nel caso del pagamento del 75% del salario nei primi tre giorni di assenza.
Il tutto ipotizzando, per una settimana di assenza, un pagamento al 25% per i
giorni successivi ai primi tre (dove il 50% è già a carico dell'Inps, quindi il
lavoratore si metterebbe comunque in tasca il 75% della retribuzione).
Le OO.SS. si sono comunque dimostrate poco propense a
scendere a patti sul tema malattia.
Federsicurezza si è comunque dichiarata aperta a considerare
questo meccanismo come "rivalutabile in corso d'opera" (a partire
dalla stessa decorrenza della decurtazione dal primo o dal secondo evento) ed
ha proposto un potenziamento dei meccanismi premianti per i lavoratori
virtuosi, attraverso un migliore utilizzo della bilateralità che parta da un
uso più equo dei fondi del Fasiv.
Sulla classificazione, Federsicurezza - interpellata in tal
senso - ha chiarito che la proposta è migliorativa rispetto a quella chiusa sul
contratto Assiv perché, con l'introduzione del terzo super, rispetto agli
attuali inquadramenti viene garantito l'assegno ad personam non riassorbibile,
quindi è mantenuto il differenziale economico per quanti siano già in servizio
prima del rinnovo del contratto.
In merito allo straordinario, la parte sindacale ha eccepito
che le 450 ore proposte rappresentano un ammontare eccessivo. Federsicurezza ha
replicato che nel contratto Assiv lo straordinario concesso è in verità
superiore. Le 48 ore di straordinario settimanale previste dal contratto Assiv
sono infatti calcolate sui 12 mesi (quindi in 8 ore per 52 settimane), per un
totale di 416 ore. Tuttavia il calcolo è basato su un orario di 40 ore, mentre
- considerando i permessi - l'orario è in effetti di 39 ore, quindi l'ammontare
di straordinario ammesso dal contratto Assiv è in realtà di minimo 416 + 52,
ossia di 468 ore – contro le 450 proposte da Federsicurezza.
Per quanto riguarda il cambio d'appalto, Federsicurezza si è
dichiarata disponibile a considerarlo vincolante, purché ogni situazione di
difficoltà venga discussa nell'appropriata sede del tavolo di confronto.
Per la parte economica, Federsicurezza ha specificato che
l'una tantum dovrebbe essere corrisposta in 4 tranches a partire dal salario di
Luglio, se i tempi di negoziazione lo permetteranno. Resta ferma la proposta
economica articolata in: aumento di 85 euro finali a partire dall'attuale
ultravigente contratto (+40% rispetto al contratto Assiv).
Filcams e Fisascat hanno infine parlato di un'apertura della
sfera di applicazione del CCNL ad altre figure operative diverse alle guardie
giurate. Federsicurezza ha però ribadito di voler rinnovare il contratto
collettivo nazionale per dipendenti da Istituti di Vigilanza Privata, con
eventuali estensioni solo alle altre figure previste dal DM 269/2010 (steward,
ex-buttafuori, etc) ma non a figure “spurie” per le quali non ritiene di essere
abilitata a discutere, non vantando adeguata rappresentatività in tale area.
La parte sindacale si è riservata di produrre nuove
valutazioni ed eventuali proposte, ad esempio in merito alla gestione delle
flessibilità dell'orario di lavoro, entro il prossimo 28 giugno
Questo è lo stato dell’arte.
Appena ricevuto il riscontro dalle OO.SS. scriveremo …
l’ultimo capitolo.