martedì 29 ottobre 2013

Il giudice che autorizzò l’appalto incriminato ora lavora con il prestanome di Nicoletti

policlinico Pubblicato il 24 aprile 2013
La società che gestisce la vigilanza al Policlinico Umberto I è difesa in giudizio dallo stesso magistrato che la “favorì” quando era al Consiglio di Stato
di Valeria Di Corrado
Cronologia della vicenda
Giudice che si fa avvocato. Nella prima veste, di magistrato, emette una sentenza in favore della società che nella seconda veste, di legale, si ritrova a difendere. Accade anche questo in Italia. Il tutto ovviamente non avviene in contemporanea. Non sarebbe ammissibile nel nostro ordinamento giudiziario come, probabilmente, in quello di nessun altro Paese del mondo. Sarà una coincidenza, ma è innegabile che appare quantomeno strana. Specie se si considera che la società in questione è quella di Fabrizio Montali, accusato di essere il prestanome di Enrico Nicoletti (il famoso tesoriere della Banda della Magliana). E che i ricorsi alla giustizia amministrativa vertono tutti sulla regolarità nell’appalto sui servizi di vigilanza nel Policlinico Umberto I di Roma. Appalto da milioni di euro vinto da un’associazione temporanea di imprese, costituita da Città di Roma Metronotte srl (già Istituto di vigilanza Nuova Città di Roma, di cui Fabrizio Montali cura gli affari), Roma Union Security srl di Claudio Lotito, Security Metronotte srl e Flash & Capitalpol spa.