Ha minacciato l’amministratore di un importante istituto di vigilanza privata della Capitale di
“spifferare” tutto ad una emittente televisiva e ridicolizzare la sua società se non avesse ricevuto
dei soldi, in cambio di alcuni video, che ritraevano personale in servizio che consumava al bar
dopo un prelievo da un supermercato.
All’inizio sembrava uno scherzo, ma quando le minacce dell’uomo si sono fatte sempre più
pressanti, l’alto dirigente, si è rivolto alla Polizia denunciando l’accaduto. Sono stati gli agenti
della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, diretti dal dr. Edoardo Calabria, a
prendere in mano l’indagine e ad incastrare l’uomo, un 49enne romano, arrestato con l’accusa
di estorsione. L’amministratore infatti, fingendo di sottostare al ricatto e di voler assecondare le
richieste dell’ estorsore, 500 euro per la consegna di uno dei tre video in suo possesso, ha
fissato un appuntamento con lo stesso e si sono incontrati in un bar del centro.
All’appuntamento, ovviamente, si è presentata anche la Polizia.
Alcuni agenti in borghese infatti, fingendo di essere normali clienti del locale, si sono appostati e
poco minuti dopo l’incontro tra i due, a scambio avvenuto, hanno bloccato il 46enne all’uscita
dal bagno. Identificato per E.T., è stato messo al corrente del motivo del controllo e trovato in
possesso della somma in denaro che aveva nascosto sotto il cappello che aveva indosso.
Condotto negli Uffici della Questura per ulteriori accertamenti sull’ identità personale e profilo
del soggetto, è stato sottoposto anche a perquisizione domiciliare. Nella sua abitazione, gli
investigatori, hanno rinvenuto e sequestrato un computer portatile all’interno del quale erano
conservate immagini e “file” riguardanti l’attività delle Guardie Particolari giurate. Arrestato per
estorsione è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e nella mattinata verrà
processato per direttissima.