martedì 18 settembre 2012

Italpol, oltre 1.400 lavoratori senza stipendio: scatta la protesta

oggi i dipendenti del noto istituto di vigilanza hanno indetto un sit-in di protesta in viale Germanico se i salari non saranno pagati. Al loro fianco la Rsu della Asl RmD e quelle dell’intera sanità laziale 

“Caso Italpol”: i 1.400 dipendenti dell’istituto di vigilanza romana con sede anche a Milano sono ancora in attesa dello stipendio di agosto. Ed intanto i giorni sono trascorsi ed è aumentato il malessere tra i lavoratori. proprio loro che, nei giorni scorsi, invece del salario si sono visti recapitare un comunicato che lo procrastinava a "data da destinarsi". Nessuna certezza, dunque, per le oltre centinaia di guardie giurate che prestano la propria opera presso uffici pubblici, banche, presidi sanitari quali ospedali e altre strutture.
Nella sola Asl RmD sono impiegati una trentina di vigilantes che operano all’ospedale Grassi di Ostia, al Sant’Agostino e a Casalbernocchi. Adesso l’esasperazione è aumentata tanto che i vigilantes hanno deciso che se oggi, lunedì 17 settembre, non saranno pagati organizzeranno una prima protesta per domani, martedì 18, alle ore 12, presso la sede dell’istituto in viale Germanico.
 

IL SOSTEGNO - “Il passare dei giorni, la consapevolezza che le rimesse della Regione Lazio sono state erogate il 3 settembre, ma che l’istituto è sordo alle istanze dei lavoratori e che gli stessi devono far fronte agli impegni economici (mutui, bollette, creditori) hanno fatto innalzare il malumore”, dichiara Eugenio Bellomo della Rsu della Asl RmD esprimendo, a nome della sigla, il proprio sostegno ai lavoratori dell’Italpol. 
 

LA ASL ROMA D - La settimana scorsa, al posto dello stipendio, i lavoratori hanno, come si diceva, ricevuto una comunicazione con la quale si rendeva noto che per mancanza di liquidità gli stipendi sarebbero stati pagati a data da destinarsi. “Per quanto riguarda la Asl RmD”, dichiara Bellomo, “una verifica negli uffici ha permesso di rilevare che il fenomeno interessa anche l’azienda sanitaria. Mi è stato confermato che dobbiamo circa un milione e mezzo di euro. Nello specifico”,  precisa, “la Asl RmD ha un debito di 245.000 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2011 e di 1.150.000 euro per il primo semestre 2012”.   
 
LA SPENDING REVIEW –  Il debito di 1.500.000 dell’Azienda di Casalbernocchi crea ansia in vista dell’approssimarsi dei tagli legati alla spending review.  A pagare le spese di ulteriori riduzioni non saranno soltanto le guardie giurate della Italpol ma, in genere, tutti i dipendenti delle ditte appaltatrici. L’istituto di vigilanza ha intanto già perso l’appalto con il San Camillo ed il Sant’Andrea.  
L’APPELLO – A soffire sono centinaia di famiglie che in questi giorni sono state costrette a tirare la cinghia. Per questa ragione è ancora la Rsu della Asl RmD che rivolge un appello a tutte le forze politiche romane e laziali affinché ci siano prese di posizione “pubbliche e forti perché la dignità è uguale per tutti: lavoratori edili, operai metalmeccanici, minatori o vigilanti”.
 Maria Grazia Stella